


Il 13 settembre 2011 l’agenzia di stampa Reuter ha riferito che le vittime di abusi sessuali su minori hanno presentato un ricorso alla Corte penale internazionale dell’Aja contro i più alti rappresentanti della Chiesa Cattolica. Si tratta di Benedetto XVI – l’ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, dell’ex segretario del Vaticano – cardinale Sodano, del cardinale Bertone e del cardinale Levada. Alla corte è stato presentato un reclamo di 80 pagine con 20 000 pagine di prove materiali dei crimini pedofili, per i quali la piena responsabilità ricade sulla gerarchia della Chiesa. Il colpevole principale, tuttavia, tra gli imputati non c’è, perchè invece di portarlo davanti al tribunale, il 1 maggio 2011 l’hanno beatificato!
+ Elìa
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
Don Abrahamowich
(21 agosto – 4 settembre 2011)
Su che cosa si pone l’accento?
L’accento si pone qui sulla speranza. Abramo ? l’esempio il quale ebbe fede sperando contro ogni speranza (cf. Rm. 4,18). Quindi Abramo contava sull’onnipotenza di Dio.
Egregio Signor Presidente!
Le leggi relative alla discriminazione religiosa e fomentazione di odio religioso sono violati in Ucraina. Questi crimini sono commessi da autorità statali, in particolare dall’Amministrazione regionale dello Stato a Leopoli (R. Kurash) e dall’Amministrazione regionale dello Stato a Ternopil (I. Kulchytskyi). Anche la polizia a Leopoli e a Chortkiv (regione di Ternopil) collabora con loro in questi crimini.
Su che cosa si pone l’accento?
L’accento si pone qui sulla speranza. È triste quando qualcuno dice: “Io non ho più nessuna speranza”. L’opposto dі speranza è la disperazione. Molta gente ha false speranze, noi però abbiamo la vera speranza che si appoggia sulle promesse di Dio. Noi abbiamo la speranza che allo stesso tempo è una certezza incrollabile – che in Gesù Cristo noi abbiamo la vita eterna. Questa vita futura è collegata con la felicità e la gloria che non finiranno mai – la gloria nel cielo. Questa speranza ci dà luce e forza per vivere le sofferenze sì da ottenere da esse il merito per l’eternità. Per questo possiamo vantarci nelle tribolazioni, se sappiamo che da esse accresce la pazienza, dalla pazienza la virtù provata e da virtù provata la speranza.
“Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo”
(24 luglio – 7 agosto 2011)
Su che cosa si pone l’accento?
Noi veniamo giustificati mediante la fede. Credendo in Gesù Cristo noi siamo in pace con Dio ed abbiamo accesso alla grazia.
Il Patriarcato Cattolico Bizantino, in base dell’autorità apostolica e profetica, dichiara una realtà dolorosa davanti al mondo intero: le Chiese cristiane che approvano pubblicamente l’omosessualità e negano le leggi di Dio, esse stesse sono incorse in anatema di Dio. Non possono più essere chiamate la Chiesa di Cristo, perchè sono diventate la prostituta dell’anticristo (cf. Ap. 17, 1-6). Il processo di distruzione del cristianesimo attraverso l’omosessualità può essere fermato a una sola condizione: tutte le Chiese cristiane devono fare il pentimento.
“Per la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento”
“non esitò con incredulità… si rafforzò nella fede… pienamente convinto…”.
La fede indica il rapporto con Dio. Nella promessa, che ricevette Abramo, la meta non era l’effetto momentaneo, ma il compimento della volontà di Dio. È per Dio lui voleva che si adempisse la promessa e non diventasse un torso a causa della sua infedeltà. Lui non esigeva da Dio che gli servisse in quella situazione concreta per soddisfare i propri interessi egoistici, ma comprendeva che si tratta dell’opera di Dio nella quale Dio lo fece partecipe. Per questo egli non si ribellò contro Dio quando è giunta la prova ma il suo rapporto con Lui approfondì ancora di più – fortificò la fede.
Ai rappresentanti e fedeli della Chiesa Evangelica Valdese in Italia
Questa Chiesa ha circa 50.000 membri. La Sacra Scrittura essa interpreta in base alla cosiddetta teologia storico-critica che nega l’ispirazione della Scrittura, la divinità di Cristo, la Sua morte redentrice sulla croce e la Sua reale e storica risurrezione. Questa Chiesa apostatica approva l’uccisione di bambini non nati – l’aborto, e addirittura l’eutanasia. Dà le benedizioni alle unioni omosessuali. La maggioranza assoluta di questa Chiesa è per il matrimonio gay e supporta perversi gruppi di Lgbt. Il 26 agosto 2009 i rappresentanti di questa Chiesa hanno approvato le unioni omosessuali. Il 26 giugno 2011 a Milano come precedente hanno officiato il matrimonio di due omosessuali.
Onorevoli rappresentanti della Società dei Testimoni di Geova!
Dobbiamo riconoscere che voi state realizzando una grande missione sul territorio del cristianesimo perfido. Se dietro la vostra missione fosse veramente lo Spirito di Dio e se assicurasse la salvezza ad ogni uomo, noi avremmo salutato voi.
Onorevoli rappresentanti ecclesiastici!
Siamo stati informati che il 10 maggio 2011 voi avete votato per il cambiamento della vostra costituzione, e quindi avete permesso agli attivi omosessuali e lesbiche di essere ordinati come pastori, anziani e diaconi. Questa fase di apostasia pubblica è stata preceduta da una discussione che durò per 33 anni.
Alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia
La Chiesa Evangelica Luterana in Italia durante la sessione del 14 maggio 2011 ha pubblicato il documento 2011/XX intitolato “Benedizione di persone etero- o omosessuali in varie forme di comunione di vita”. Questo documento nega l’autorità della Parola di Dio e comandamenti di Dio.
La citazione: “La benedizione… vale quindi anche per le comunioni di vita, che vengono vissute in maniera continuativa e responsabile, che siano etero- o omosessuali”. In altre parole, secondo loro opinione la comunione di vita degli omosessuali, se è volontaria, continuativa, responsabile riceve la parità con il matrimonio.
Beatitudine!
Le mandiamo la lettera riguardo ad un evento che ha avuto luogo in Romania.
Nel 2005 il monastero ortodosso rumeno di Tanac è stato visitato da ventitreenne Maricica Irina Cornici. Maricica è cresciuta in un orfanotrofio ad Arad. Soffriva di schizofrenia grave. Da quando ha trovato rifugio nel monastero, chiese alle suore di lasciarla stare lì.
“Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità vi dico che se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare!”, e non esitasse nel suo cuore, ma credesse che avverrebbe ciò che dice, gli sarà concesso.”
Mar 11, 22-23 (28/9/2025 – 12/10/2025)