Ipocrisia e astuzia del capo della CGCU
2 novembre 2019
L’arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (CGCU) S. Shevchuk ha invitato, immediatamente dopo il Sinodo dell’Amazzonia, di abolire il celibato. Falsamente sosteneva che ciò avrebbe risolto il declino morale. La maggior parte dei vescovi della CGCU sembra essere in disaccordo con la sua dichiarazione. Inoltre, è un paradosso che Shevchuk lo sostiene, perché sia lui sia arcivescovo Gudziak promuovono apertamente l’ideologia immorale di LGBTQ. Tuttavia, Shevchuk invita i sacerdoti della CGCU a denunciare i preti della Chiesa cattolica romana in Ucraina per reati morali. E se i sacerdoti di entrambi i riti iniziassero a denunciare Shevchuk?
Noi, come vescovi greco-cattolici, dichiariamo responsabilmente che l’abolizione del celibato non risolverà il declino morale di sacerdoti e credenti. Al contrario, l’abolizione del celibato causerà oggigiorno un grande caos, la perdita dell’essenza e la legalizzazione di tutte le perversioni di LGBTQ, come perseguito da Francesco Bergoglio.
Lettera aperta al presidente dell’Ucraina (11.8.2011)
Leopoli, 11 agosto 2011
Al Presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich
Egregio Signor Presidente!
Le leggi relative alla discriminazione religiosa e fomentazione di odio religioso sono violati in Ucraina. Questi crimini sono commessi da autorità statali, in particolare dall’Amministrazione regionale dello Stato a Leopoli (R. Kurash) e dall’Amministrazione regionale dello Stato a Ternopil (I. Kulchytskyi). Anche la polizia a Leopoli e a Chortkiv (regione di Ternopil) collabora con loro in questi crimini.