Il Manifesto di Praga: il cammino sinodale utilizza le conferenze episcopali per l’autodistruzione della Chiesa! Entrambi devono essere aboliti!
23 febbraio 2023
I Presidenti delle Conferenze episcopali europee hanno partecipato all’Assemblea continentale del Sinodo sulla sinodalità di Praga, svoltasi dal 5 al 12 febbraio 2023. Di fatto si è trattato si un sabba satanico che ha abolito le leggi di Dio e promosso la legalizzazione ecclesiastica delle più gravi immoralità LGBTQ. La partecipazione di tutti i presidenti delle Conferenze episcopali ha manipolato l’opinione pubblica facendogli credere che tutti i vescovi europei approvassero all’unanimità l’agenda di suicidio della Chiesa cattolica. Tuttavia, questo è un inganno, una manipolazione ed un crimine che supera ogni limite! La tragica situazione ha raggiunto il punto in cui è necessario un intervento radicale e senza compromessi. Le Conferenze episcopali devono essere abolite! Queste Conferenze non solo hanno derubato i vescovi diocesani dei loro diritti e del senso di responsabilità, ma ora li stanno letteralmente costringendo a tradire la natura stessa della Chiesa. Di fatto sono diventati strumenti della globalizzazione volti a distruggere gradualmente la Chiesa. Non si può andare avanti così. Questo sistema malvagio e suicida basato sulla conferenza deve essere abolito il prima possibile!
Qual era il punto di vista del cardinale Ratzinger sulle Conferenze episcopali? Circa 40 anni fa, da Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, disse: “Non dobbiamo dimenticare che le Conferenze episcopali non hanno fondamento teologico, non appartengono alla struttura della Chiesa, come voluta da Cristo, la quale non si può eliminare”.
Ecco perché oggi, divenute strumento del suicidio della Chiesa, devono essere eliminate!
Card. Ratzinger: “Nessuna Conferenza episcopale, in quanto tale, ha una missione didattica”.
Ne siete consapevoli, cari vescovi? Pertanto, nessuna Conferenza può dettare autorevolmente un cammino sinodale suicida legalizzando l’LGBTQ come se avesse una missione di insegnamento.
Card. Ratzinger: “La Chiesa cattolica si basa su una struttura episcopale e non su una sorta di federazione di Chiese nazionali. Il livello nazionale non è una dimensione ecclesiale. Deve essere chiaro ancora una volta che in ogni diocesi c’è un solo pastore e maestro della fede”.
Allora ci chiediamo: chi è attualmente responsabile davanti a Dio per tutti i fedeli in una diocesi? La conferenza episcopale o il vescovo diocesano? Senza dubbio il vescovo diocesano. Ma in realtà questi è stato derubato della sua autorità e c’è qualcun altro a prendere decisioni. Questa è una grave frode e manipolazione.
Card. Ratzinger: “Il gruppo dei vescovi riuniti nelle conferenze dipende nelle proprie decisioni da altri gruppi, da commissioni che sono state istituite per preparare bozze di proposte”.
Ciò significa che un vescovo non può affrontare responsabilmente un problema poiché non ha modo di conoscerlo in modo veritiero e completo, né è in grado di prendere una decisione responsabile secondo la sua fede e coscienza. Inoltre, è psicologicamente manipolato da una minoranza predatoria nel cosiddetto voto di gruppo per agire contro la sua ragione e coscienza. Pertanto, questa organizzazione già in se stessa criminale deve essere abolita. Essa non permette a nessuno di difendere le verità della fede o della morale cristiana, ma compie esattamente il contrario.
L’eliminazione delle Conferenze episcopali è ormai la condizione sine qua non (senza la quale) non si può arrestare il processo di suicidio della Chiesa!
La bozza del Manifesto per l’iniziativa vescovile dei vescovi emeriti della Repubblica Ceca, Dominik Card. Duka, Karel Herbst, František Radkovský, Josef Hrdlička e Vojtěch Cikrle, è stato preparato dai vescovi del PCB sulla base delle dichiarazioni del cardinale Ratzinger (Benedetto XVI).