


Se non perdono, non sarò perdonato nemmeno io. Ma attenzione! Quando penso ai miei debiti verso gli altri, al fatto che non prego per loro, che sono indifferente alla loro salvezza, che non do loro un buon esempio, che dico parole vane o arrabbiate, ecc., dovrei chiedere loro perdono nel mio spirito, o a volte anche a parole. Mi sento in colpa verso l’altra persona, e quando mi rendo conto che anche lei mi ha ferito, è come un trionfo per me: ho un’opportunità. Qualcosa in cambio di qualcosa!!! Se sono capace di perdonare, me ne prendo il merito e, in un certo senso, trionfo sul mio prossimo. Allora posso dire sinceramente: “Padre nostro, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori…” Perdonaci entrambi, me e chi mi ha fatto del male. E ora perdono, ed è come se perdonassi anche chi lo ha ferito, e allora il Signore ascolta quella sincera preghiera del Padre Nostro.
Viviamo nella fede le verità fondamentali del Padre Nostro, tra cui: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra…”, “Venga il tuo regno…”, “Sia santificato il tuo nome…”. Il Padre Nostro ci offre un cammino. Non basta recitare il Padre Nostro; Queste sono le linee guida che dobbiamo mettere in pratica poco a poco nella nostra vita.
La Parola di Dio dice che siamo stati immersi nella morte di Cristo mediante il battesimo. Per fede dobbiamo aprirci alla realtà della morte di Cristo, che sconfigge il peccato e il diavolo. Nel momento della Sua morte, Gesù consegna il Suo spirito nelle mani del Padre. Nella morte di Cristo c’è una grande potenza che vince. Poi viene la resurrezione, la nuova vita. Dobbiamo entrare nella morte di Cristo in varie situazioni della nostra vita. Significa cercare seriamente la volontà di Dio e mettere Dio al primo posto in una situazione concreta. In altre parole: rinunciare ai nostri interessi, alla nostra verità, alla nostra esperienza nel momento presente e accettare sinceramente la volontà di Dio, la verità di Dio. Ciò richiede abnegazione. E poi, con la Sua onnipotenza, Dio può compiere di nuovo il miracolo della resurrezione in quella situazione.
Il Signore dà pace a coloro che, con umiltà e verità, sanno perdonare di cuore. Quando diventi consapevole del tuo peccato o dei tuoi peccati, delle tue trasgressioni contro gli altri, di come li giudichi, li critichi o li calunni, allora sei in grado di ammettere, anche quando hai subito un torto: “Questo è ciò che merito”. Grazie, Signore.
Il nostro orgoglio si limita a speculare su come difenderci e conduce dialoghi interiori nei quali giudichiamo gli altri e restiamo intrappolati nell’invidia o nell’autocommiserazione.
Sì, dobbiamo esaminare noi stessi e gli altri, ma nel modo giusto, giudicando noi stessi. Ma attenzione, bisogna farlo alla luce di Dio; Non dovrebbe portarti alla depressione. Ciò significa che quando lo Spirito Santo ti condanna, ti sta indicando un peccato specifico, e questo è accompagnato dal pentimento, che ti porta alla consapevolezza che Dio ti ama e perdona il tuo peccato.
Nulla è per caso. Accettiamo con fede tutto ciò che accade e affidiamo a Gesù tutti i nostri problemi in modo sempre più profondo, vero e concreto. Lui si prende cura di noi. Lui dirige la nostra vita. Noi apparteniamo a Lui, Lui ha il diritto su di noi, ma questo non significa che saremo risparmiati dalla sofferenza e dalle prove. Anche Gesù ha sofferto, come nessuno di noi, pur essendo senza peccato. Ha sofferto per noi, per i nostri peccati. Una sola cosa è importante: essere con Cristo in ogni prova, non essere soli.
Cari fedeli cattolici degli Stati Uniti d’America,
il vostro Nunzio Apostolico, Carlo Maria Viganò, vi è ben noto. Egli vi è stato donato da Dio come un uomo di Dio che si è coraggiosamente opposto alla rete omosessuale, della cui esistenza era responsabile il cardinale McCarrick. L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha parlato come un profeta di Dio, sapendo di rischiare la morte morale o addirittura fisica. Ha chiamato il Deep State con il suo vero nome e ha smascherato la cosiddetta Deep Church e il modo in cui sta distruggendo l’umanità.
L’agostiniano americano Prevost non è un papa legittimo! Perché?
Perché è stato eletto da cardinali invalidi, nominati invalidamente dall’apostata e teomaco (=un combattente contro Dio) Francesco Bergoglio. L’agostiniano Prevost, come gli altri cardinali nominati da Bergoglio, non sono in realtà cardinali, né sono più membri della Chiesa cattolica.
Il 30 aprile 2025 l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha rilasciato un’intervista su un tema di attualità. Per evidenziare i fatti rilevanti, abbiamo preparato un paio di domande aggiuntive, che presentiamo qui con aggiunte tematiche tratte dal testo dell’intervista.
Il deep state interferisce nel governo della Chiesa?
Qual è la reale situazione della Chiesa oggi dopo la morte dell’illegittimo papa Francesco Bergoglio?
L’attuale Chiesa cattolica, che sta affrontando un conclave, non è più la Chiesa di Cristo perché ha rifiutato gli insegnamenti di Cristo e ha abbracciato un anti-vangelo sodomitico. La punizione per questo anti-vangelo è la maledizione di Dio secondo la Lettera ai Galati 1,8-9: “Se qualcuno, anche un angelo dal cielo, predica un vangelo diverso, sia anatema”.
Quando Gesù risorto apparve agli apostoli, disse loro tre volte: “Pace a voi!” In quale situazione Gesù disse queste parole? Leggiamo nel Vangelo: “La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per paura dei Giudei erano chiuse, venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: ‘Pace a voi!’.” (Gv 20,19). Continua il Vangelo: “E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. Si rallegrarono i discepoli, vedendo il Signore. Poi Gesù di nuovo disse loro: ‘Pace a voi!’” (vv. 20-21). La domenica, una settimana dopo, Gesù appare loro per la terza volta, e Tommaso è con loro: “Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: ‘Pace a voi!’.” (v. 26).
“Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità vi dico che se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare!”, e non esitasse nel suo cuore, ma credesse che avverrebbe ciò che dice, gli sarà concesso.”
Mar 11, 22-23 (28/9/2025 – 12/10/2025)