La più grande sofferenza all’inferno è la separazione dell’anima da Dio

La verità sull’inferno è infatti molto seria ed è legata alla nostra salvezza. Se prendiamo sul serio l’eternità dell’inferno, siamo anche consapevoli della serietà della dottrina di Cristo sulla salvezza basata su questo fatto: Cristo è venuto nel mondo, Dio si è fatto uomo per liberarci dalla schiavitù del diavolo, per liberarci dall’inferno e per donarci una vita nuova: la vita eterna. “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Figlio suo unigenito, affinché chiunque crede in Lui non perisca (all’inferno), ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). “Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. Chi ha il Figlio, ha la vita; Chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita” (1 Gv 5,11-12). O hai Gesù oppure no. La più grande sofferenza all’inferno è la punizione della separazione.

Il giudizio di Dio

Immaginate di aver commesso un crimine e di essere stato portato davanti al tribunale. C’è un pubblico ministero, giudici e poliziotti in uniforme. Sei sul banco degli imputati, in attesa della sentenza. Se dicessi: “Chiedo l’assoluzione”, tutti riderebbero di te. Assoluzione? Stai aspettando una sentenza, non un’assoluzione.

E ora immagina un’immagine diversa. Una volta che saremo davanti al tribunale di Dio, il giudice supremo sarà Dio. Gesù Cristo sarà il nostro Avvocato. Saranno presenti le schiere invisibili degli angeli. Satana, il nostro accusatore, ci accuserà e chiederà giustizia. Se riceviamo Cristo, Gli diamo i nostri peccati e viviamo per fede – in altre parole, ogni volta che pecchiamo torniamo a Lui e Gli diamo i nostri peccati ancora e ancora per essere purificati dalla potenza del Suo sangue secondo la parola “Se camminiamo nella luce, il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato…” – allora, se il diavolo ci accusa, Gesù dirà: “Puoi accusarlo quanto vuoi.

Preghiera di sant’Efrem

La preghiera di sant’Efrem per la Quaresima recita: “O Signore e Maestro della mia vita, non darmi uno spirito di ozio, di scoraggiamento, di brama di potere e di vanità (pensieri vani e sogni ad occhi aperti)”. Quindi il primo problema è l’ozio spirituale e fisico che porta all’ottusità mentale, e il potere che dovrebbe essere trasformato in amore si trasforma in amor proprio, rabbia, autocommiserazione, sogni ad occhi aperti e pensieri e sentimenti impudici. Un vecchio proverbio dice: “L’ozio è padre di tutti i vizi”. In questa preghiera, preghiamo per la liberazione dall’ozio e da altri tre spiriti, vale a dire: scoraggiamento, brama di potere o amor proprio e vanità. In effetti, il nostro parlare vanitoso dimostra semplicemente che i nostri pensieri sono vani, mondani ed egocentrici. Perciò dobbiamo colpire alla radice e cambiare il nostro modo di pensare. Ma questo non è un atto una tantum. I nostri pensieri mondani, futili ed egoistici che ci rendono pigri e scoraggiati devono essere cambiati più e più volte nell’obbedienza della fede.

Poi, nella preghiera di sant’Efrem, chiediamo quattro virtù e lo spirito che le sta dietro:

Ti ho preparato un posto in Cielo! Per cosa?

Prima di morire, durante l’ultima Cena, Gesù ha recitato questa preghiera: Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato; perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo (Gv 17,24) E ora che Gesù è già in gloria presso il suo Padre, ti dice: Ti ho preparato un posto in Сielo!.

Cosa significa avere un posto in Сielo e cosa significa avere un posto sulla terra? Qui sulla terra ci sono varie malattie, freddo, problemi nelle relazioni interpersonali, egoismo, cinismo, tradimento… Che cosa ottiene l’uomo da tutto questo? Senza una relazione con Dio, tutto questo è solo vanità. Fortunatamente, tutto finirà un giorno e verrà la morte. Dobbiamo quindi accettare questa vita come una croce, come un’opportunità per salvare anime immortali.

Il paradiso è a portata di mano!

Il paradiso è vicino, perché morirò presto. Ancora pochi anni e starò davanti alle porte del paradiso. E se dovessi vivere ancora cento anni, passeranno in men che non si dica. Con quanta forza mi dovrebbe motivare il pensiero del cielo! Questo pensiero ha spinto tanti ragazzi e ragazze a disprezzare le gioie ed i beni di questo mondo, che passerà, per ottenere il paradiso eterno.

San Bernardo aveva sette fratelli. Tutti decisero di abbandonare tutto, di entrare in un monastero e di servire Dio interamente. Avevano una grande ricchezza e si chiedevano cosa farne. Si dissero l’un l’altro: “Diamo tutto al nostro fratello minore”. Andarono da lui e gli dissero: “Caro fratello, abbiamo deciso di darti tutta la nostra eredità”. Li guardò e disse: “Come siete intelligenti! Volete il cielo eterno per voi e il regno terreno per me? Voglio anche io il Regno dei Cieli! A che serve la ricchezza?” Alla fine, dopo la morte della madre, anche il padre si unì al monastero. Bruciavano davvero di zelo per Cristo. Hanno sperimentato un vero rinnovamento spirituale.

La via verso la nuova vita passa attraverso la morte dell’uomo vecchio

La nostra croce è veramente il dono più grande di Dio; ha lo scopo spogliarci completamente dell’uomo vecchio, del minimo attaccamento a qualsiasi cosa, e rivestirci di pensieri sull’essenziale: la morte, il paradiso, l’inferno e Gesù abbandonato, umiliato e crocifisso.

Ogni volta che Dio vuole dare una nuova vita – la risurrezione – la via alla vita nuova è attraverso la morte dell’uomo vecchio. Non c’è altro cammino che rinnegare se stessi, prendere la croce e seguire Gesù, e poi morire spiritualmente a se stessi, al peccato e al mondo! Dio, attraverso tante piccole cose, ci conduca a questa morte con Maria e per Maria.

Pensieri del Patriarca Elia per il periodo post natalizio

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Dobbiamo accogliere Cristo e vivere con Lui affinché Egli abiti in nostri cuori per mezzo della fede

La sollenità del Natale del Signore è una delle feste principali dell’anno. Vediamo in quale crisi si trova oggi la Chiesa, piuttosto le persone che occupano le cariche ecclesiastiche. Perciò, è necessaria una cosa fondamentale, cioè la conversione e il vero pentimento. Intera teologia è infilata dalle eresie. Anche se un uomo riconosce che Gesù è vero Dio, che è venuto nel mondo per salvarci dal peccato e parla di queste verità in modo affascinante, tuttavia non basta questo. Esiste una fede d’intelletto, ma esiste anche la fede del cuore che si esprime con parole: accolgo! Noi dobbiamo accogliere Gesù e vivere con Lui affinché Egli abiti in nostri cuori per mezzo della fede.

Attraverso Maria e lo Spirito Santo viene Gesù vivente

Maria è la nuova Eva. Ella è immacolata.

Abbiamo bisogno dello Spirito Santo e di Santa Vergine Maria affinché possiamo essere trasformati in Gesù e Lui possa essere concepito, nascere, vivere ed agire in noi.

Come Gesù per prima volta è venuto sulla terra attraverso la Santa Vergine e lo Spirito Santo, allo stesso modo – Lui, vivente, viene da ciascuno di noi.

Cristo nasce!

Nasca Cristo anche nella Chiesa! Lo accoglino come Dio vivente. Non come qualche Cristo della storia o Cristo della fede, come lo insegna la teologia storico-critica, ma come Dio vivente – Salvatore e Signore di ogni uomo. Quando l’uomo mette Gesù al primo posto, Gli darà lo spazio affinché possa nascere nel suo cuore, allora viene liberato da altri “padroni” e dal peccato. Noi dobbiamo venire da Lui ed accoglierLo perché Lui è venuto a causa del nostro peccato per liberarci da esso. “A quanti L’hanno accolto ha dato il potere di diventare i figli di Dio” (Gv. 1, 12). “A quanti L’hanno accolto…”. Quando i pastori e dopo i magi hanno visto la stella ed hanno trovato il bambino, allora si sono inginocchiati davanti a Lui come Dio e L’hanno adorato. Anche la nostra fede dev’essere la stessa. Dobbiamo accogliere Gesù e riconoscerLo Dio il Quale è l’Onnipotente e al Quale diamo il potere nel nostro cuore, nella nostra vita; al Quale affidiamo la nostra volontà, ragione e il cuore.

Signore, dacci la Tua parola

Il mondo intero sta attraversando una crisi di fede; siamo testimoni dell’apostasia di massa dal cristianesimo. Grazie a Dio possiamo lottare per la purezza della fede. Dio ci ha messo in questa lotta. Non stiamo combattendo solo per l’Ucraina; Dio ci ha messo su un campo di battaglia per combattere per tutta la Chiesa. Vedendo quanto è grande questo problema, diciamo in preghiera: “O Dio, cosa dobbiamo fare? Noi non siamo nella posizione di Davide contro Golia, ma piuttosto è come se fossimo con una fionda contro una bomba atomica. Non abbiamo chance. Ma confidiamo che Tu sei Onnipotente, che vincerai in questa lotta e che ci sarà una risurrezione spirituale. E come? Siamo nell’oscurità: affrontiamo un problema e non ne vediamo la soluzione; tuttavia, crediamo che se Tu doni la tua Parola di profezia, lo Spirito che è dietro la tua Parola verrà. E con il tuo Spirito puoi cambiare e rinnovare tutto. Come alla tua Parola gli Israeliti attraversarono il Mar Rosso sulla terraferma quando Mosè alzò il suo bastone e stese la mano sul mare per fede, e il mare era diviso, così anche per la tua Parola Tu opererai la risurrezione spirituale.

Preghiera del cuore

I sentimenti possono essere mentali o spirituali. È difficile discernerlo. Sono in qualche modo intrecciati. Ma, direi, se ti doni tutto a Dio nella preghiera, se Gli dai il tuo dolore concreto, le paure concrete che ti opprimono – p.es. temi ciò che ti aspetta domani o anche oggi, che possa succedere qualcosa di brutto… Semplicemente, affidalo a Lui e rilascialo. Digli: “Io confido in Te.” o “Ti amo”. “Tu sai tutto. Tu lo sai che Ti amo.” Alla maniera dell’apostolo Pietro. Un giorno della mia vita sarà l’ultimo, comunque. E Dio sa quale giorno sarà. Questo devo tenere a mente durante la mia vita. Quindi, quando mi fermo sette volte al giorno e prego con la bocca, dovrebbero esserci almeno alcuni secondi di fede viva e amore per Dio. Almeno per un momento. Nella preghiera interiore imparerai gradualmente a pregare con il cuore. Questo sta a significare che non hai bisogno di riflettere su qualcosa, ma sai solo che Dio ti vede e ora apri il tuo cuore davanti a Lui e metti tutto nelle Sue mani.

Dio vuole aprire i nostri occhi

Se affrontiamo i problemi solo con la nostra ragione o con le nostre emozioni, otteniamo una certa esperienza ma non è sufficiente. La cosa più importante nella nostra vita è camminare nella Verità, cioè essere umili. Il diavolo è uno spirito molto, molto intelligente. Anche l’ultimo spirito della menzogna è più intelligente di Einstein o di chiunque altro. Se proviamo a combattere contro lo spirito della menzogna con la logica, ci inganna. Lui sfrutta la debolezza di ciascuno: le emozioni delle donne e la logica degli uomini. Tuttavia, se vogliamo davvero che lo Spirito Santo ci guidi e operi attraverso di noi, dobbiamo fermarci: “Signore, vedo, sento o lo comprendo in questo modo, ma ora, resisto nella Tua luce”. Gesù dice: “Io sono la luce del mondo”. Quindi, se restiamo nella luce di Dio, Gesù apre i nostri occhi come ha aperto gli occhi di Maria Maddalena dopo la Sua risurrezione. Lei non Lo riconosceva; credeva che Lui fosse il giardiniere. Solo quando Gesù la chiamò per nome, i suoi occhi si aprirono ed ella gridò: “Rabbunì!” Lo stesso giorno, due discepoli si recarono ad Emmaus e furono raggiunti da Gesù che si finse pellegrino.

Dio ci parla…

Dio ci parla ma il problema è che non siamo in grado di ascoltarlo. Il problema è nel nostro ricevitore. Il nostro cuore ha bisogno di essere in sintonia con la Sua voce. Egli vuole operare attraverso di te, anche attraverso la tua fede. Più siamo deboli, più fiducia dobbiamo riporre nel Signore, perché «quando sono debole, allora sono forte». Gesù io confido in Te.

Non indulgete all’autocommiserazione, ma andate da Gesù, aggrappatevi a Lui e imparate da Lui. Lui vi darà la vera sapienza, vi darà la forza, è vivo, è qui e vi ama più di quanto i vostri genitori o i vostri figli possano amarvi. Egli vi ama più di quanto voi amiate voi stessi. Egli ha versato il suo Sangue sulla Croce per amore vostro ed è sempre con voi. C’è solo un problema: vuole che voi stiate con Lui. E questo è il fondamento della nostra vita e santità: vivere nella luce di Dio, nella verità di Dio, alla presenza di Dio. Questo significa vivere la vostra vita con il Dio vivente – Gesù – in maniera seria.


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Parola di Vita

“Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità vi dico che se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare!”, e non esitasse nel suo cuore, ma credesse che avverrebbe ciò che dice, gli sarà concesso.”

Mar 11, 22-23 (28/9/2025 – 12/10/2025)

 

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