Parola di vita – Romani 5,5
(21 agosto – 4 settembre 2011)
Su che cosa si pone l’accento?
L’accento si pone qui sulla speranza. Abramo ? l’esempio il quale ebbe fede sperando contro ogni speranza (cf. Rm. 4,18). Quindi Abramo contava sull’onnipotenza di Dio.
Parola di vita – Romani 5, 2b-4
Su che cosa si pone l’accento?
L’accento si pone qui sulla speranza. È triste quando qualcuno dice: “Io non ho più nessuna speranza”. L’opposto dі speranza è la disperazione. Molta gente ha false speranze, noi però abbiamo la vera speranza che si appoggia sulle promesse di Dio. Noi abbiamo la speranza che allo stesso tempo è una certezza incrollabile – che in Gesù Cristo noi abbiamo la vita eterna. Questa vita futura è collegata con la felicità e la gloria che non finiranno mai – la gloria nel cielo. Questa speranza ci dà luce e forza per vivere le sofferenze sì da ottenere da esse il merito per l’eternità. Per questo possiamo vantarci nelle tribolazioni, se sappiamo che da esse accresce la pazienza, dalla pazienza la virtù provata e da virtù provata la speranza.
Parola di vita – Romani 5,1-2a
“Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo”
(24 luglio – 7 agosto 2011)
Su che cosa si pone l’accento?
Noi veniamo giustificati mediante la fede. Credendo in Gesù Cristo noi siamo in pace con Dio ed abbiamo accesso alla grazia.
Parola di vita – Romani 4, 20-21
“Per la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento”
Su che cosa si pone l’accento?
“non esitò con incredulità… si rafforzò nella fede… pienamente convinto…”.
La fede indica il rapporto con Dio. Nella promessa, che ricevette Abramo, la meta non era l’effetto momentaneo, ma il compimento della volontà di Dio. È per Dio lui voleva che si adempisse la promessa e non diventasse un torso a causa della sua infedeltà. Lui non esigeva da Dio che gli servisse in quella situazione concreta per soddisfare i propri interessi egoistici, ma comprendeva che si tratta dell’opera di Dio nella quale Dio lo fece partecipe. Per questo egli non si ribellò contro Dio quando è giunta la prova ma il suo rapporto con Lui approfondì ancora di più – fortificò la fede.
Parola di vita – Romani 4,13
“Infatti non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare l’erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.”
(15-29 maggio 2011)
Su che cosa si pone l’accento?
L’accento si pone sulla fede. Noi siamo giustificati in virtù della fede e non attraverso la Legge. La Legge in primo luogo convince l’uomo che egli è peccatore e che deve finalmente umiliarsi e attraverso la fede pregare la Divina Misericordia. L’uomo non si salva nè con le proprie forze, nè con solo sforzo di essere buono, umano, nè con la vita secondo le leggi morali e Divine. L’uomo non si salverà senza una fede umile.
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